Mosca: il dramma degli ultimi durante la pandemia

14 Aprile 2020

Mosca: il dramma degli ultimi durante la pandemia

Anna Kondratova

Con l’introduzione di misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus, migliaia di senzatetto e di anziani in tutta la Russia rischiano di essere abbandonati a se stessi. Le associazioni che li assistono devono sospendere l’attività. Non restano che i volontari.

Fra le categorie sociali più esposte, che rischiano di essere abbandonate a se stesse in epoca di pandemia, anche in Russia ci sono gli anziani soli e i senzatetto. Di questi ultimi, i cosiddetti bomži, è difficile precisare il numero: secondo le stime del politico socialdemocratico Sergej Mironov si va dai 3 ai 5 milioni, mentre le statistiche ufficiali parlano di 64mila, individuati sulla base dell’ultimo censimento che risale al 2010. Una differenza enorme, che si spiega in parte con la difficoltà di sondaggisti e operatori ad intervistare i diretti interessati, e in parte col fatto che in un periodo di lotta contro la recessione e l’instabilità economica, le statistiche ufficiali non possono permettersi di accentuare il fattore povertà.

Anna Kondratova

Moscovita, laureata in sociologia. Ha seguito da vicino lo sviluppo del movimento d’opposizione in Russia. Giornalista e saggista.

LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI

Abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

ABBONATI