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26 Marzo 2019
Storie di amore e di perdono
Sarebbe ingenuo credere che non regnino ovunque ferite e risentimenti tra gruppi etnici e confessionali, ma vivere ogni giorno di fronte alla vita e alla morte sfronda molti problemi e mette a nudo la vacuità di tante diatribe fra cristiani. La vita tutta incentrata su se stessa è la fonte prima della divisione. Una colpa personale che si dilata fino ad assumere proporzioni sociali, nazionali, mondiali.
Sullo schermo all’interno della «Biblioteca dello Spirito», il nostro centro culturale a Mosca, nelle ultime settimane sono apparsi alcuni testimoni che – in presa diretta dalla Siria, via skype, in collaborazione con «Associazione pro Terra Sancta» – hanno narrato con semplicità storie incredibili di amore e di perdono: padre Bahjat Karakash, parroco della chiesa latina nella Città vecchia, che dopo anni di studio e lavoro a Roma è stato richiamato in patria a Damasco due anni fa, proprio nel bel mezzo della guerra; suor Teresa Kanakri, missionaria a suo tempo delusa nelle sue aspettative di partire per l’Africa («invece, subito dopo i voti definitivi, la madre generale mi assegnò alla comunità qui a Damasco»), dopo 25 anni di lavoro educativo in Siria è stata inviata per altri 25 anni in Russia, ed è infine rientrata da poco meno di un anno nel suo paese.
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Giovanna Parravicini
Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana. Specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica; attualmente è Consigliere dell’Ordine di Malta e lavora presso il Centro Culturale Pokrovskie Vorota. Dal 2009 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura.
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