Stato e Chiesa nella Federazione Russa
Il testo analizza la Legge della Federazione Russa sulla libertà religiosa, frutto dell’alleanza tra nostalgici comunisti e nazionalisti slavofili per mettere ai margini della società quelle Chiese e Confessioni che sono considerate estranee alla tradizione russa, in particolare cattolici e protestanti, con la motivazione pretestuosa di voler arginare la diffusione dei raggruppamenti irreligiosi e delle sette totalitarie. Così facendo, il legislatore ripropone un modello di relazioni fra Stato e Chiesa che rispecchia quello tipico dello Stato Assoluto: l’esame delle norme pone, infatti, in evidenza una chiara volontà di dar vita ad un sistema intollerante che può essere classificato come neoconfessionista e neogiurisdizionalista.
Giovanni Codevilla
pp. 188, ed. 1998
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