Perché il mondo creda
Nutrito della solida tradizione della Chiesa d’oriente e dalle profetiche intuizioni della filosofia religiosa russa, padre Vladimir Zelinskij ripercorre qui la vita della Chiesa contemporanea secondo le suggestioni dategli dalla lettura del Rapporto sulla fede del cardinale Ratzinger e pone alcuni punti fermi sulla via di quel “miracolo nella storia” (Atenagora I) che sarà l’unione delle Chiese. Problema non di discussioni erudite né di selvaggi e troppo sentimentali compromessi, l’unione della Chiesa d’oriente e di quella d’occidente è innanzitutto il problema di una rinnovata e sempre più meditata immersione nella fonte e nel cuore inesausti dell’unità: Cristo. Dal dolore della separazione e della infermità che essa rende più gravi e dalla coscienza di un’unità che è innanzitutto un dono eternamente offerto dal Dio Triuno, nasce questa meditazione che fa dell’ecumenismo una questione essenziale innanzitutto per ogni persona, chiamato a ritrovare, quell’unità verginale nella quale solo può ricevere nuova carne l’unione.
Vladimir Zelinskij
pp. 160, ed. 1988
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