L'ateismo comunista sovietico
Francesco Škoda, già docente di ateismo comunista presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, affronta in questa agile e al tempo stesso approfondita trattazione i vari aspetti dell’importante problema – radici ideologiche, natura, forma e cause dell’ateismo militante negli Stati comunisti dell’Est europeo –, valuta l’interpretazione comunista del «dialogo» coi cristiani e della libertà di coscienza e religione e illustra la difficile situazione in cui vivono i credenti nei paesi socialisti e i relativi problemi di evangelizzazione. L’indagine, incalzante e incontrovertibile, documentata com’è sulle fonti originali, si ripropone di restituire al lettore la vera natura di quello che è stato l’ateismo comunista, nel convincimento che, contro le violenze e chiusure settarie, inganni tattici e velleità di impossibili «sintesi», l’unico reale presupposto di una vera convivenza, di un «dialogo» autentico tra posizioni ideali e dottrinali anche inconciliabili siano la reciproca conoscenza, il leale confronto, l’esplicazione libera e paritaria nella società civile.
Francesco Škoda
L’ateismo comunista sovietico
pp. 112, ed. 1983
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