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Articoli
Rileggere Patočka per riscoprire il senso dell’Europa
Undici conferenze del filosofo boemo che volle lasciare ai suoi allievi il cuore del proprio insegnamento.
Dov’è la terra promessa post-sovietica?
Con l’invasione dell’Ucraina, dice il filosofo, siamo entrati in una nuova epoca dominata da particolarismi e imperialismi. Tornare a un universalismo autentico può rifondare l’ordine internazionale distrutto. Ma chi sarà in grado di proporlo?
Un anno che ci ha cambiato • 2
Dopo il 24 febbraio la speranza è diventata una parola difficile. L’emigrazione precipitosa, l’abbandono della vita precedente, la compromissione della Chiesa… la tragedia della separazione e la grazia di nuovi incontri. Parlano S. Panič, A. Desnickij, M. Borghesi, K. Hovorun.
Russia-Ucraina: un anno che ci ha cambiato • 1
Un anno di guerra, la più inimmaginabile e sconvolgente delle guerre, violentissima, nel cuore dell’Europa. Dal 24 febbraio 2022 il mondo è cambiato. Come siamo cambiati noi? Lo abbiamo chiesto ad alcuni testimoni. Oggi cominciamo con due italiani, padre Mauro Lepori e Mario Mauro; un bielorusso, Dmitrij Strocev e una russa, Elena Žemkova.
Addio a Gorbačev, leader capace di accettare la realtà
Voleva riformare il comunismo, ma non c’è riuscito. In compenso ha cambiato in meglio l’Europa e il mondo. Può essere racchiusa in questo paradosso la vicenda umana e politica di Michail Sergeevič Gorbačev, morto il 30 agosto. Un contributo di Luigi Geninazzi.
La guerra e il nostro vuoto
Davanti alla vicenda dell’Ucraina, come sempre, gli spiriti si dividono e dalle risposte che si danno si capisce il tipo di uomo che si è.
Havel, campione dell’ideale e maestro di realismo
Dieci anni fa moriva Václav Havel, il più celebre esponente del dissenso cecoslovacco, primo dissidente a diventare politico di professione nella fase post-totalitaria. Dal sacrificio degli anni di resistenza alla prosa della politica ordinaria, cos’è rimasto del suo ideale?
Il muro nella testa. A trent’anni dai fatti di Berlino
Nella storiografia più recente la riunificazione della Germania appare come la realizzazione di un lungo sogno, ed Helmut Kohl viene spesso citato come «il cancelliere dell’unità». Ma a ben vedere, la situazione è più complessa. I nuovi Länder, a trent’anni dalla caduta del Muro, per lo più stentano a decollare economicamente, e i tedeschi restano ancora divisi dentro.
Stiamo assistendo al farsi della storia
Il 1989 è una tappa storica per l’Europa dell’Est e per tutto il mondo. A prescindere dagli sviluppi che questi avvenimenti hanno avuto, non si possono interpretare semplicemente da un punto di vista politico.
Cercare i «pozzi»
Come stare davanti alle elezioni europee e agli altri avvenimenti di questi giorni, senza cedere al pessimismo?
L’ortodossia russa al bivio europeo
La crisi di rapporti all’interno del mondo ortodosso è emersa clamorosamente nel 2016, col Concilio di Creta, che non ha potuto essere veramente panortodosso. Da allora la difficoltà a usare la conciliarità è diventata sempre più evidente. Ai contrasti attorno alla Chiesa autocefala ucraina si aggiungono ora i problemi degli ortodossi di origine russa in Europa. La sfida scottante e centrale è quella dell’unità. Padre Zelinskij, parroco della comunità dell’arcivescovado delle Chiese ortodosse di tradizione russa a Brescia, ripercorre la tormentata storia di questa comunità.
Chi se la sente di fare il primo passo?
Nella storia europea ci siamo trovati spesso in vicoli ciechi, ma ogni volta si è arrivati a fare il passo giusto per ricominciare…
Europa, uno spazio per costruire
Quali antidoti trova l’Europa al sospetto e alla chiusura? L’interrogativo suggerito dal cardinal Ratzinger trova risposta nella sinergia tra lavoro dell’intelligenza e inventiva della carità. L’esempio ucraino illustrato dalla teologa A.M. Pelletier.
Pronti per una nuova Europa
«L’Europa ritrova speranza». Queste parole, ripetute più volte da papa Francesco nel suo discorso in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma, hanno dell’incredibile davanti al moltiplicarsi delle violenze: quelle che […]
Bosch, l’Europa e i migranti
L’Europa e i migranti visti da un osservatore russo. Che ci ricorda la vera origine della grandezza europea, prendendo spunto da un artista «scandaloso». L’elogio di un’Europa da sempre capace di accogliere
Ridateci il desiderio
«Alla rinascita di un’Europa affaticata, ma ancora ricca di energie e di potenzialità, può e deve contribuire la Chiesa. (…) Solo una Chiesa ricca di testimoni potrà ridare l’acqua pura […]