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Il reale come trasparenza dell’eterno: la pittura di R. Florenskaja
Una mostra di pittura di Raisa Florenskaja presso la galleria Île Thélème di Mosca: oltre cento opere, alcune esposte per la prima volta, della sorella del grande filosofo e teologo.
Ci interessa una coscienza cristiana?
Il discernimento di una coscienza illuminata dal Vangelo non è roba d’altri tempi. È quello che ci manca oggi.
«È il mio cuore il paese più straziato»
In margine a un incontro andato a vuoto: Milano, libreria Hoepli, presentazione del libro di Gordeeva «Oltre la soglia del dolore». Ma l’aereo ritarda e non se ne fa nulla. Però Gordeeva aveva già preparato le risposte alle domande, che pubblichiamo qui. Una magnifica lezione di umanità e di giornalismo. (intervista di Marta Dell’Asta).
Oltre la soglia del dolore e del buonismo
Desiderare la pace senza portare ulteriore offesa alle vittime. Immedesimarsi nella tragedia, al di là delle belle frasi pietose, è l’invito che ci viene dalla giornalista russa Gordeeva, spericolatamente esposta sul fronte della guerra.
Preghiera per la pace
«Non ci resta che pregare» questa frase, pronunciata sui diversi fronti di guerra, non è una resa alla fatalità del male ma una ripresa forte di consapevolezza dell’unica speranza autentica.
Un nuovo apocalittismo
Dove sta andando la Chiesa ortodossa russa? L’analisi profonda e scioccante di un noto pensatore russo apre degli spiragli. Non è indifferente per noi cercare di decifrare il groviglio di ideologie e pulsioni che oggi pretende di parlare a nome dell’ortodossia russa.
Padre Kordočkin: Non so come si possa amare e uccidere allo stesso tempo
In un’intervista alla giornalista Katerina Gordeeva, padre Kordočkin, parroco ortodosso in Olanda, ha toccato vari temi dell’attualità russa: dalla «teologia della morte» alla figura di Naval’nyj, dall’«ottenebramento di massa» alla connivenza con il male fino alla questione della colpa e del perdono.
La pace (im)possibile
Nell’attuale contesto di guerra il tema del perdono, nella sua apparente impossibilità, è cruciale e da non confondere con un inaccettabile relativismo né col sentimentalismo. Durante il festival “Bergamo Incontra” due testimoni dalle storie personali diverse (un sacerdote ortodosso e un medico italiano) hanno testimoniato che il lavoro per la pace non è solo «qualcosa che si deve fare, ma un modo di stare nella vita». Pubblichiamo il testo dell’incontro il cui video si trova sul canale YouTube di Bergamo Incontra.
La pace: cammino difficile ma non impossibile
La pace chiede verità e giustizia, per questo siamo tutti chiamati a fare ogni sforzo possibile per la pace, lì dove siamo.
Sperare anche all’inferno
Varie volte Naval’nyj ha detto di essere credente, in tribunale e sui social. Dopo la sua morte, molti cristiani si chiedono come sperare in una situazione che sembra senza via d’uscita. Il portale indipendente «Meduza» ha intervistato in proposito padre Andrej Kordočkin.
Chiedo perdono in ginocchio agli ucraini
Il 6 marzo 2024 il giornalista di RusNews Roman Ivanov è stato condannato a sette anni di colonia penale per aver pubblicato tre post sui crimini dell’esercito russo. Il giornalista non si è mai riconosciuto colpevole e l’Associazione Memorial lo considera detenuto politico. Presentiamo la sua ultima parola prima della condanna.
Sinodo greco-cattolico ucraino: La guerra e la giusta pace
È nostro dovere cristiano e civico proteggere la vita del nostro prossimo.
Ucraina: abbiamo sofferto troppo per mollare
Due anni di guerra, all’inizio speravamo di non arrivare a tanto. Cosa ne pensano gli ucraini, ad esempio Kristina, che sin dal 2022 ci racconta il suo dramma? Intervista di Marta Dell’Asta.
E tutto crollò, e calarono le tenebre…
Pasqua 2014, Naval’nyj il laico confessa di essere credente, secondo il suo stile e la sua sensibilità: la sua è una fede operante. Tra questo slancio iniziale e il buio della fine, si aprirà il mistero della sofferenza e della solitudine. Prima del trionfo…
Quando la mala del GULag aiutò i dissidenti
Il 30 ottobre 1974 nei lager sovietici venne indetto uno sciopero della fame a sostegno dei detenuti politici. La data fu poi inserita nella legislazione russa come Giornata della memoria delle vittime delle repressioni politiche. Ma pochi sanno che alla riuscita dell’iniziativa di allora contribuì il mondo della malavita carceraria.
Una mostra che attraversa i cuori, i confini geografici e le generazioni
La mostra «Uomini nonostante tutto» non ha ancora finito di peregrinare tra le città italiane e straniere. Ovunque suscitando reazioni intense e domande pregnanti. Questo racconto ci viene da Bari.
La riconciliazione tedesco-polacca: un esempio per l’oggi
Nel 1973, a quasi 30 anni dalla fine della guerra, alcuni cattolici tedeschi fondarono l’Opera Maximilian Kolbe per avviare un processo di riconciliazione con le vittime polacche dei campi di concentramento nazisti. Un’iniziativa partita dal basso, scomoda per entrambi i paesi, ma che porta ancora frutti. Un esempio da tener presente.
Occorre rischiare sul perdono
L’arcivescovo Pezzi da Mosca ci ha inviato un messaggio natalizio.
Antonín Cyril Stojan: ecumenismo, servizio ai poveri, santità
Cento anni fa moriva, in Moravia, l’arcivescovo Antonín C. Stojan. Figura eclettica di sacerdote, teologo e deputato, appassionato alla «questione sociale» cui dedicò tutto se stesso. Fu propugnatore dei congressi unionistici di Velehrad, a favore del riavvicinamento tra cristiani d’Oriente e d’Occidente.
Il patriottismo cristiano di Szeptyckyj
La ricostruzione fedele della vita del metropolita dei greco-cattolici ucraini, mette in luce un’epoca non meno drammatica della nostra, e la sua scelta per Cristo. Senza tentennamenti.
Ha un futuro la Russia?
Lo sguardo di padre Scalfi sulla Russia, spietatamente lucido e al tempo stesso pieno di speranza, si dimostra ancor oggi il miglior vademecum per comprendere un paese grande e tormentato. Si apre il convegno del centenario.
Lo «Scherzo» di Kundera, il pessimismo che spalanca al mistero
Primo romanzo dello scrittore cecoslovacco scomparso, «Lo scherzo» ha per sfondo la dissoluzione dell’uomo, «vittima dell’infelice esperimento ateista» del totalitarismo comunista. Eppure, osserva padre Vrána, anche nel nero pessimismo kunderiano pulsa l’attesa di un riscatto, di una redenzione.
Abbiamo ancora un volto?
Arrivati sull’orlo della guerra civile i russi non abbozzano reazioni, perché? Troppo a lungo si è giocato con le menzogne, ora non resta che l’apatia. Ma la speranza è più forte anche di questa devastazione.
Un anno difficile, che costringe a rivedere il senso delle cose
Le parole hanno un nuovo spessore. Negli ultimi mesi in Russia sono usciti dei libri che cercano di restituire un senso a parole che prima sembravano ovvie, scontate, ma oggi acquistano un nuovo spessore, una nuova drammaticità.
Russia-Ucraina: un anno che ci ha cambiato • 1
Un anno di guerra, la più inimmaginabile e sconvolgente delle guerre, violentissima, nel cuore dell’Europa. Dal 24 febbraio 2022 il mondo è cambiato. Come siamo cambiati noi? Lo abbiamo chiesto ad alcuni testimoni. Oggi cominciamo con due italiani, padre Mauro Lepori e Mario Mauro; un bielorusso, Dmitrij Strocev e una russa, Elena Žemkova.
Cattolici e ortodossi: all’origine del conflitto
Nella storia della cristianità, i credenti di tradizione greca e quelli di tradizione latina hanno sempre avuto rapporti difficili. Solo un amore che perdona tutto, misericordioso e portatore di pace, può sanare la disunione.
Halík: attenti all’egoismo nazionale e religioso
Dissidente, filosofo e infine teologo, Tomáš Halík rappresenta ancor oggi la vivacità del pensiero ceco, sempre pronto a interfacciarsi col mondo. Nell’intervista parla di Ucraina, globalizzazione e «terzo ecumenismo».
Possiamo ancora sperare?
L’immedesimazione di papa Francesco nel dolore delle vittime, il bisogno di giustizia e di verità che non siano contro qualcuno ci indicano come stare davanti alle tragedie di oggi, senza relativismi.
La mobilitazione fa tremare il paese e suscita fantasmi
Le notizie sui giornali non ci bastano a capire del tutto la tensione e la caduta libera del morale nella società russa. Per i russi stessi, le notizie sull’Ucraina erano in fondo astratte, finché la mobilitazione non ha bussato alla loro porta… mettendo in luce il bene e il male che è in ciascuno.
Siamo tornati dove padre Romano ha iniziato
Il 12 ottobre si sono aperte le celebrazioni per il centenario dalla nascita di padre Romano Scalfi con una liturgia nella chiesa del Collegio Russicum, là dove il padre aveva imparato a conoscere e ad amare la Russia di Cristo.
Nobel a Memorial: è stato chiuso, ma esiste
Elena Žemkova è in Memorial dall’inizio. È sua l’invenzione del «ritorno dei nomi» delle vittime staliniane, diventata un momento fondamentale di aggregazione. Nell’intervista di Marta Dell’Asta spiega lo spirito per cui Memorial ha meritato il premio Nobel.
Voci dall’Ucraina. Pronti a ricostruire
Ci aveva detto che chi odia, perderà questa guerra. A distanza di sei mesi la voce di Kristina, giovane artista fuggita e poi rientrata in Ucraina, ci testimonia la fatica quotidiana di combattere l’odio.
Il mistero pasquale della morte
Per la festa della Dormizione della Madre di Dio proponiamo un brano del libro di padre Vladimir recentemente uscito in russo, «Sguardo. Sorprendere Cristo nel creato», che medita sul senso cristiano della morte come nascita alla pienezza della vita.
Quando il dialogo diventa un incontro
Quando la guerra scava trincee ideologiche e cancella il terreno dove potersi incontrare, è ancora possibile un dialogo che non sia un calcolo ma un reale incontro? E se sì, a quali condizioni? Una serata alla Biblioteca dello Spirito di Mosca ha buttato i cuori oltre l’ostacolo.
Sedakova, dov’è l’umiliazione della Russia
Nella nostra intervista, Sedakova si dice sicura che chi fa la guerra non conosce né appartiene alla cultura russa. Parla della «tentazione imperiale» che bisogna saper giudicare. E dice perché, per ora, resta in Russia.
Un «coro» di memorie
«Coro moscovita», ambientato sullo sfondo del disgelo chruščeviano, conserva ancora oggi una straordinaria attualità. È il dramma di memorie malate, che registrano i torti subiti individualmente senza accorgersi dei drammi dell’altro e si esauriscono nel rancore e nell’accusa vicendevole anziché comprendere che tutti sono vittima della comune disumanità che ha travolto ogni cosa. Dopo la liquidazione di Memorial, in segno di protesta Ljudmila Petruševskaja ha restituito il Premio di Stato ricevuto nel 2002 per la pièce.
Patriottismo, russofobia, valori tradizionali: facciamo chiarezza
Nostra intervista a un grande storico russo, per riprendere alcuni concetti che circolano ampiamente ma vengono spesso usati a sproposito. La precisione dello studioso mette le cose al loro posto, e fa chiarezza.
Come abbiamo potuto? Un grido dalla Russia
La storica russa Elena Beljakova racconta della sua vita sconvolta dopo il 24 febbraio. Dell’angoscia, delle prospettive oscure per il suo paese. Nell’intervista il grido di chi non smette di ripetere che la guerra è una «sciagura per tutti».
Zachar Prilepin: “Il monastero”
Un ambizioso romanzo sui lager che annega nei dettagli, senza cogliere il senso dell’insieme.
Cristo, al fondo della nostra inguaribile miseria
La vittoria delle vittime è chiedere la forza del perdono.
«Mio nonno uccideva, chiedo perdono»
Il momento attuale, così bisognoso di misericordia e di perdono, può trovare un esempio e un’ispirazione in tempi non molto lontani, che hanno visto prevalere obbrobrio e disumanità. Ancora oggi i nipoti delle vittime di Stalin e dei carnefici si incontrano, e devono decidere come porsi dinnanzi al male compiuto.
Voci dall’Ucraina. Se odio, perdo la guerra
Il 24 febbraio mattina è uscita di casa con uno zainetto, senza sapere dove andare. L’odissea di Kristina, profuga ucraina in Italia, ci testimonia che chi odia, perderà questa guerra.
L’eresia, detonatore e volto della crisi
Il testo che pubblichiamo, firmato da 65 teologi ortodossi di tutto il mondo, propone una riflessione di grande importanza per l’autocoscienza dell’ortodossia mondiale. Si parla di un’eresia che è penetrata nella Chiesa e che è tempo di affrontare.
Lettere dalla Russia / 2 / Non possiamo fare più niente… Vieni Signore
Dobbiamo «ricominciare a vivere», tutto è cambiato ora che la violenza ha messo spietatamente in luce la menzogna cui troppo spesso ci siamo adattati. Messaggi dopo la Domenica del perdono.
Sacerdoti russi implorano perdono e pace
Un appello di oltre 270 sacerdoti della Chiesa ortodossa russa per la cessazione della guerra e la pacificazione è stato lanciato su internet martedì 1 marzo.
Cosa fa un cristiano quando c’è la guerra?
Molti sacerdoti del Patriarcato di Mosca accolgono la difficile sfida dell’angoscia e dell’odio che la guerra porta con sé.
Da leggere in caso di invasione e di guerra
Agosto 1968: invasione della Cecoslovacchia, i tank soffocano la «primavera» di Praga. In quei giorni il metropolita Antonij rivolge ai suoi fedeli smarriti e amareggiati – come tutti noi oggi – parole esigenti, che recidono alla radice false giustificazioni, calcoli politici e opportunismi, ma sono cariche della «speranza che non delude».
Quello strano ortodosso francese che sfidava la nostra libertà
A 100 anni dalla nascita, ricordiamo il pensatore francese Olivier Clément e il suo cammino umano: dal nulla esistenziale al riconoscimento che anche al fondo della materia c’è il volto di chi la crea.
La lingua della speranza o del rancore
Irina Levontina, linguista, specializzata in perizie linguistiche giudiziarie, asserisce che il nostro modo di parlare rispecchia l’esperienza dell’io e della società. Spesso fa trapelare il nostro rancore… Il suo intervento al Convegno del 5-6 novembre «Persona, società, Stato».
Perdonare senza dimenticare
Dopo anni di attesa, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha finalmente riconosciuto le tante iniziative fiorite ad opera di semplici fedeli per celebrare la memoria delle vittime del terrore sovietico.
Wyszyński: «Il futuro è di coloro che amano e non di quanti odiano»
Il cardinale Stefan Wyszyński, «Primate del Millennio», è stato beatificato a Varsavia. Ripercorriamo la sua figura di pastore capace di fronteggiare i due totalitarismi del XX secolo.
32 afghani e 38 milioni di polacchi
Il gruppo di profughi afghani respinto da tutti al confine tra Polonia e Bielorussia è solo l’episodio più eclatante dell’escalation migratoria dell’estate in Europa orientale. Come trovare un equilibrio tra la prassi politica e l’accoglienza in nome della dignità umana?
Siamo realisti, chiediamo l’impossibile
Così si conclude la petizione che chiede l’abolizione della legge sugli «agenti stranieri». Promossa da 200 fra media, organizzazioni benefiche e culturali russe, in due giorni ha raccolto oltre 100mila firme. Indipendenza di giudizio e capacità di coordinamento, la società russa respira. Ecco il testo integrale.
Ucraina: la più povera in Europa ma è il paese delle possibilità
Parla uno storico e politologo ucraino: un paese povero, campo di battaglia dei clan, ma con grandi potenzialità. Un giudizio inedito sul Majdan. Intervista di Marta Dell’Asta.
Riscoprire Dante in russo
La «giornata dantesca» 2021 è stata celebrata alla «Biblioteca dello spirito» presentando il volume di Ol’ga Sedakova «Tradurre Dante». La scelta dell’autrice non è innanzitutto filologica ma concettuale, nata dal bisogno di scandagliare una concezione dell’uomo e del mondo che ci appartiene profondamente, e che l’uomo di oggi sembra essersi dimenticato.
Adol’f Ovčinnikov: Più che geni creatori, siamo umili spaccapietre
L’ultima intervista di A. Ovčinnikov (1931-2021), restauratore di icone e maestro. Anche la Scuola iconografica di Seriate ha goduto della sua profonda conoscenza dell’icona durante la lunga collaborazione.
Suor Nina, dal lager di Terezín al Carmelo di Cracovia
Donna mite ma di salde convinzioni, suor Anna Magdalena Schwarzová è stata vittima di nazismo e comunismo. La sua vocazione monastica contemplativa si è realizzata nell’aiutare i prigionieri politici e diffondere il samizdat.
“Basta con le ansie di un tempo” • poesie
Dato che il nome del poeta bielorusso – condannato a 13 giorni di carcere per manifestazione non autorizzata – è venuto in primo piano, ne approfittiamo per pubblicare alcune sue poesie per conoscerlo meglio: questo è il potere dei senza potere. Buona lettura…
Anche la Chiesa scende in piazza?
Dopo le elezioni del 9 agosto in Bielorussia, si assiste non semplicemente a un’inedita opposizione di massa ma a un cambiamento del paese. In questo movimento anche le Chiese sono presenti, in vari modi. I cattolici in prima linea.
Una fiducia possibile: il paradosso di Čechov
Il giustizialismo – che illude di restaurare il bene e la giustizia nella società – si afferma particolarmente nei periodi di crisi. Lo sapeva bene Čechov, che preferiva invece la follia del sentire di Cristo.
80 anni fa, Katyn’
Nel conto delle vittime della seconda guerra mondiale entrano anche quelle della cosiddetta «strage di Katyn’», un episodio oscuro avvenuto in URSS, la cui memoria ancora oggi disturba.
Il nuovo giornalismo russo: un dilettante di nome Dud’
Trentatré anni, taglio alla punk, l’aria da ventenne, un po’ naif e un po’ calcolatore, comunque lucido e deciso. Jurij Dud’ è il nuovo volto del giornalismo russo di frontiera, quello on line. Sa farsi ascoltare e ha milioni di follower.
Stalin, la progenie dell’inferno
Un saggio su Stalin del poeta Iosif Brodskij. Scritto nel 1973, prende le mosse dai ricordi d’infanzia e si chiede donde venga il fascino oscuro e persistente di questa personalità. Lo stalinismo non muore perché è un sistema di pensiero e noi abbiamo perso il criterio per giudicarlo. Presentiamo ampi stralci del testo.
La bellezza della famiglia in Italia e in Russia
Un rapporto di amicizia fra sacerdoti e laici cattolici e ortodossi è all’origine del convegno La bellezza della famiglia in Italia e in Russia. Problemi e soluzioni, svoltosi a Livorno dal 1° al 6 ottobre 2018. A promuoverlo sono stati il Centro di Documentazione del Movimento Ecumenico Italiano, l’Università Ortodossa Umanistica San Tichon di Mosca e la diocesi di Livorno.
Praga: la guerra delle statue
La sorte di due statue ha acceso gli animi nella capitale boema: chi vorrebbe ripristinare l’antica colonna mariana distrutta nel 1918 in piazza della Città Vecchia, e chi vorrebbe smantellare il monumento al maresciallo sovietico Konev, liberatore della città dal nazifascismo nel ‘45 ma protagonista delle repressioni sovietiche. A tema: la difficoltà a giudicare serenamente la memoria storica.
I cechi in piazza. Macek: «La democrazia non è una cosa scontata»
A quasi 30 anni dalla «rivoluzione di velluto» del novembre ’89, in Repubblica ceca si sono svolte diverse manifestazioni antigovernative che hanno raccolto in piazza decine di migliaia di persone.
Le croci scomode di Kuropaty
Agendo secondo la tipica mentalità sovietica, le autorità bielorusse si sono dimostrate ancora una volta incapaci di dialogare con la società civile, come nel caso della maldestra rimozione delle croci dal bosco-memoriale di Kuropaty, che tanto ha ferito i cittadini più sensibili al problema della memoria storica.
Una Festa poco patriottica
Un regista russo ha rilanciato il samizdat, questa volta cinematografico, girando un film dissacrante con mezzi propri e lanciandolo su youtube invece che nei cinema. La cultura indipendente non demorde, mostrando che si possono creare degli spazi liberi. Con qualche sacrificio.
Storie di amore e di perdono
Sarebbe ingenuo credere che non regnino ovunque ferite e risentimenti tra gruppi etnici e confessionali, ma vivere ogni giorno di fronte alla vita e alla morte sfronda molti problemi e mette a nudo la vacuità di tante diatribe fra cristiani. La vita tutta incentrata su se stessa è la fonte prima della divisione. Una colpa personale che si dilata fino ad assumere proporzioni sociali, nazionali, mondiali.
Non possiamo «chiudere il cielo»
È iniziata la Grande Quaresima anche per le Chiese ortodosse che festeggeranno la Pasqua il prossimo 28 aprile. Dopo che, la scorsa settimana, le Chiese di tradizione latina – martedì […]
100 anni di Solženicyn. La sua fu una rivoluzione del pensiero
La profondità del contributo dato da Solženicyn alla coscienza occidentale spesso ancora ci sfugge nei suoi contorni. Nel centenario della nascita riscopriamo la rivoluzione del pensiero che produsse in Francia.
Il perdono azzera la memoria?
«Druganov Boris Fedorovič, 56 anni, collaboratore artistico nel museo di Istra. Fucilato il 13 luglio 1937». Sono in fila da più di tre ore in piazza Lubjanka, nel centro di […]
Il samizdat e la scoperta della persona
Il samizdat è stato l’espressione creativa di una coscienza liberatasi dell’ideologia. Lo spunto originale del Convegno di quest’anno nasce dalla precoce intuizione di padre Scalfi che il samizdat forniva un criterio universale per affrontare ogni crisi.
Irlanda, incontri imprevisti nell’incontro con il Papa
Cattolici e ortodossi russi hanno partecipato assieme al World meeting of families di Dublino. Un’occasione imprevista per superare la tristezza legata agli scandali e scoprire che si può chiedere perdono e far tesoro «della libertà presente».�
Anna, la «martire per la purezza» che ha cambiato il destino di molti
Verrà beatificata il 1° settembre a Košice la sedicenne Anna Kolesárová, «martire per la purezza», uccisa nel 1944 da un soldato sovietico, e che nella società che irride la castità attrae ancora migliaia di giovani.
Uniti già nel cammino e nella conversione – 2
A Ginevra papa Francesco rilancia il cammino verso l’unità come modo di unire vocazione e missione, amore per il mondo e per Cristo. No a un ecumenismo che sia solo «strategia mondana». Seconda parte.
Uniti già nel cammino e nella conversione
A Ginevra papa Francesco rilancia il cammino verso l’unità come modo di unire vocazione e missione, amore per il mondo e per Cristo. No a un ecumenismo che sia solo «strategia mondana».
L’abbraccio dei patriarchi
Qualche settimana fa, visitando Cipro con un gruppo di amici, mi ha colpito il giudizio dato da un abitante dell’isola rispetto alla tragica divisione che dal 1974 taglia in due […]
Praga, il ritorno del cardinale
I testimoni della fede dell’epoca comunista possono richiamare noi postmoderni al gusto della verità. Il cardinale Beran, perseguitato da due totalitarismi e morto in esilio, torna in patria come monito per il presente.
La Siria, il patriarca e i «santi della porta accanto»
Nel pieno della crisi siriana il patriarca russo ha preso l’iniziativa di unire le Chiese nella richiesta di pace. Un gesto profetico al di là delle intenzioni politiche e delle caparbie gelosie confessionali. Afferma il primato della santità nella storia
La Siria vista dalla Svizzera (con cuore russo)
Dirò una cosa impopolare. Sì, la situazione è tremenda. Davvero tremenda. Stando qui in Svizzera, accanto a una cascatella canora, tra alberi in fiore, gatti e agnellini, dove ogni giorno […]
La Pasqua e il dolore innocente
25 marzo, Kemerovo, nel cuore della Siberia, un enorme centro commerciale, come ce ne sono tanti in tutto il mondo: scoppia un incendio ed è l’ecatombe. Orrore, proteste, polemiche, ma […]
La Pasqua di croce (Lettere quaresimali – 3)
La solitudine di Dio che va incontro volontariamente alla sua «ora». Con un certo ardire la tradizione bizantina ci esorta a riconoscere che non sono la nostra pietà o le nostre croci, di cui non siamo mai del tutto innocenti, a salvarci. Ma la Sua Croce.
Il terrore della confessione (Lettere quaresimali – 2)
Il disagio che proviamo davanti alla confessione nasce dalla mancanza del senso cristiano della vita. Invece di spalancarci alla grazia cerchiamo giustificazioni, usiamo pesi e misure. E dimentichiamo che è una riconciliazione con i fratelli.
Polonia, tra solidarietà e Stato «sacralizzato» (2)
La Polonia sta vivendo un processo di cambiamento. La patria di Solidarność si chiude sulla difensiva davanti all’Europa che cambia. Turbata dal conflitto tra militanza e testimonianza, ha bisogno del discernimento della Chiesa. Seconda parte del dossier.
Polonia, tra solidarietà e Stato «sacralizzato» (1)
La Polonia sta vivendo un processo di cambiamento. La patria di Solidarność si chiude sulla difensiva davanti all’Europa che cambia. Turbata dal conflitto tra militanza e testimonianza, ha bisogno del discernimento della Chiesa.
Una benedizione che è per tutti
In maniera diretta o indiretta tutto ciò che è legato alla figura e all’eredità di padre Scalfi permane nella scia dell’unità della Chiesa che lui stesso ha perseguito per tutta […]
Tenere vivo il fuoco, non adorare le ceneri
Cos’è la tradizione per la Chiesa? Quali tradizioni sono vincolanti per i cristiani e quali invece sono solo consuetudini? La fede rifiorisce là dove si osa uscire dagli schemi rassicuranti. Conversazione con padre Aleksej Uminskij, parroco a Mosca.
Europa, uno spazio per costruire
Quali antidoti trova l’Europa al sospetto e alla chiusura? L’interrogativo suggerito dal cardinal Ratzinger trova risposta nella sinergia tra lavoro dell’intelligenza e inventiva della carità. L’esempio ucraino illustrato dalla teologa A.M. Pelletier.
C’è ancora chi ringrazia
C’è ancora chi ringrazia e ha il coraggio di rendere la gratitudine, il rendimento di grazie protagonista di un convegno pubblico, scegliendo addirittura come motto le parole di un Padre […]
La gloria di Dio è la croce stessa
Se il cristianesimo non è follia e sovvertimento delle logiche mondane tradisce se stesso. Oriente e occidente, guerra, servizio e gratuità nell’intervento del nunzio apostolico in Ucraina monsignor Gugerotti al seminario estivo di Lyšnya.
Segno di contraddizione
90 anni fa, dopo 10 anni di persecuzione totale, il capo della Chiesa ortodossa russa firmò una Dichiarazione di lealtà al governo che suscita ancora oggi dilanianti contrasti. Fu saggio o fu un tradimento? Risponde padre Zelinskij.
Maestro nel canto e non solo
Si è spento a Roma il gesuita padre Pichler, musicologo di grande sensibilità e di grande amore alla Chiesa orientale, che ha fatto molto per il recupero e la valorizzazione del canto bizantino. È stato un maestro per il coro di Russia Cristiana.
Siria, ciò che resta è la carità
Nella guerra in Siria la Russia non è solo una presenza politica e militare, ci sono anche legami nati dalla comune radice cristiana. J.F. Thiry è andato da Mosca a Damasco per offrire l’esperienza di un lavoro culturale che aiuti a ricostruire l’uomo.
Una memoria difficile per la Lituania
Un piccolo paese che si è sempre distinto per il coraggio indomabile, l’amore alla libertà, l’attaccamento alla sua Chiesa, è chiamato oggi ad affrontare la difficile memoria dei casi di complicità nell’Olocausto. Uno «scandalo» che può purificare.
Cosa sta succedendo in Bielorussia?
L’ondata di proteste in Bielorussia, questa primavera, ha una novità rispetto alle precedenti: il carattere trasversale e l’attenzione a dignità e solidarietà. Siamo di fronte a un’inedita stagione di proteste popolari in Europa. Un fatto da interpretare.
Se Cristo ci ama, possiamo amare anche noi
Siamo ormai prossimi alla Pasqua, e la quarta settimana di quaresima ci aiuta a convertirci, soprattutto sul significato dell’amore. Non abbiamo altro esempio da imparare se non Cristo stesso. Un’omelia di padre Scalfi del marzo 2015.
La battaglia di Sant’Isacco
Un nuovo casus belli, uno dei tanti che popolano le nostre cronache. E che serve come specchio anche di tanta indignazione nostrana. La Chiesa ortodossa russa ha ottenuto in uso […]
Dal testamento spirituale
Dal testamento spirituale di padre Romano Scalfi (1923-2016).
Un saluto dai tuoi figli
Eccellenze reverendissime, carissimi confratelli nel sacerdozio e nel diaconato, fratelli e sorelle carissimi, vorrei tentare di dare voce, al termine di questa celebrazione eucaristica nella quale ancora una volta abbiamo […]
Non bisogna avere paura
Le grandi figure del dissenso conservano ancor oggi tutto il loro fascino e la loro verità. Al CMC di Milano, il 16 novembre scorso, è intervenuta Nijolė Sadūnaitė, protagonista della resistenza cattolica in Lituania.
Viaggio in Ucraina – 3. Un cuore più grande della guerra
L’amicizia con degli italiani ha dato il via a una rete di consulenze e collaborazioni prima inimmaginabili. L’esperienza dell’ex «nemico di guerra» don Carlo Gnocchi sostiene i volontari di oggi. Bellezza e speranza procedono insieme.
I cambiamenti epocali sono il tempo della misericordia
Certamente non si può affermare che la lettera apostolica Misericordia et misera, pubblicata il giorno successivo alla chiusura della Porta Santa, sia giunta come qualcosa di inaspettato: è infatti una […]
Damnatio memoriae e ritorno alla vita
Come ogni anno, il 29 ottobre a Mosca, presso la Pietra delle Solovki, l’associazione «Memorial» ha organizzato l’azione detta «Restituzione dei nomi», memoria delle vittime delle repressioni politiche. A che scopo? Ce lo racconta la poetessa O. Sedakova.
L’ecumenismo della misericordia
Il viaggio papale nel Caucaso e la Commissione Mista a Chieti. Un ecumenismo che non misura e non attende reciprocità ma è forte del fatto che la verità dell’abbraccio tra uomini di fede o un voto all’unanimità resta nella storia e diventa cultura.
Cultura dello scisma e cultura della comunione
L’incontro di Cuba ha toccato corde profonde. Da dove nascono le accuse di eresia degli antiecumenisti? Dalla politica, e da una crisi d’identità che vede nella tragedia dello scisma una necessità storica. Occorre purificare la memoria.
Liberaci dal vano parlare
Il dono della parola è il più fragile e delicato. È troppo diffuso il «vano parlare», è troppo facile storpiare la lingua, svuotarla, vanificarla. Ma una parola vacua chiude l’accesso alla realtà.
L’unità si fa camminando
I giorni di febbraio-marzo sono stati densi di avvenimenti e di ricorrenze: fatti epocali come l’incontro di Cuba e, in Russia, anniversari ponderosi come il 70° della distruzione della Chiesa greco-cattolica ucraina, e il 60° del XX Congresso del Partito, quello della destalinizzazione.
Chiediamo perdono per il 1946
Una lettera coraggiosa scritta da un gruppo di ortodossi che riconoscono la difficile verità sul Concilio di L’viv quando, nel ’46, la Chiesa ortodossa si incamerò la Chiesa greco-cattolica ucraina. Un fatto senza precedenti.
Una sorpresa in cui speravamo
Il 12 febbraio prossimo papa Francesco e il patriarca ortodosso di Mosca Kirill si incontreranno a Cuba. La notizia è storica perché un papa di Roma e un patriarca russo non si erano mai incontrati in tutta la storia della Chiesa.
Blog
Riflessioni del tempo pasquale
Al tramonto della vita, l’anno liturgico getta sempre una luce nuova sul mondo.
Ringrazio per questo splendido, terribile anno
Un anno nell’emigrazione, una «vita nova» abbagliante e terribile.
Chi crede che i russi non protestano?
Ci sono voci dal valore inestimabile… quelle dei singoli che non rinunciano a dire io.
Domenica del perdono – il rischio di cambiare
Tutto può aiutarci a rientrare in noi stessi, basta cogliere le occasioni. E perdonare non è una passeggiata…
È sciocco sperare? A cinque anni dall’occupazione della Crimea
La menzogna e il nonsenso non avranno mai l’ultima parola. La speranza non dipende dai successi geopolitici ma dai piccoli gesti di resistenza personale, da ciò che restaura l’umanità.